Tarocchi e sibille rappresentano gli strumenti antichissimi ed essenziali per la pratica della cartomanzia.
Tra i due strumenti, quelli più antichi sono senza alcun dubbio le sibille. Infatti, queste donne soventemente citate nella mitologia greca e romana non rappresentano figure di fantasia, ma sono donne realmente esistite in quell’epoca. Si trattava di giovani vergini alle quali veniva riconosciuto un dono sovrannaturale, ovvero quello di saper predire ciò che il futuro avrebbe riservato e, per questa ragione, le sibille erano oggetto di frequenti consultazioni proprio grazie alle loro profezie. Le sibille erano una vera istituzione nelle varie società dell’epoca, figure che si sono susseguite anche in epoche successive, tramandandole fino ai giorni nostri.
Al contrario, i tarocchi hanno una storia più recente in confronto a quella delle sibille anche se altrettanto interessante. Sono mazzi di 78 carte contenenti raffigurazioni alquanto suggestive, inizialmente utilizzate per scopi ludici che, con il passare del tempo, si sono trasformate associandosi al mondo dell’occulto e abbandonando definitivamente quello ludico.
Esistono tante tipologie di tarocchi ed ognuna di loro rappresenta varie raffigurazioni con altrettanti significati. I tarocchi più famosi sono sicuramente i Tarocchi di Marsiglia che, come dice il nome, trovano la loro origine in una massiccia diffusione sul territorio francese.
Tarocchi e sibille dei giorni nostri
Le sibille dei giorni nostri sono donne che si ritiene abbiano un dono sovrannaturale che mettono al servizio di chi desidera sapere cosa gli riserva il futuro.
I tarocchi rappresentano quindi lo strumento attraverso il quale le sibille predicono il futuro. A seconda del tipo di carte che estrae dal mazzo e in relazione a quello che il consultante desidera sapere, le sibille rispondono alle domande che vengono loro poste.
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