Quando si parla di gomma siliconica si intende un materiale con cui si può dare origine a variegate forme di stampi, grazie ai quali si potranno successivamente produrre degli oggetti in serie.
A livello molecolare la gomma siliconica è composta da atomi di silicio e di ossigeno, essendo così distinta e diversa dagli altri elastomeri, di cui la gomma siliconica fa parte, poiché non presenta alcuna catena di carbonio.
Tipologie di gomme siliconiche
Non esiste un solo tipo di gomma siliconica, ma diversi.
Eccone tre esempi:
- gomma siliconica di poliaddizione: si tratta di un biocompente atossico che indurisce rapidamente, ideale per creare calchi ad alta precisione, gioielli, modellini od oggetti in ceramica
- gomme siliconiche di policondensazione: si tratta di gomme antiaderenti che consentono precisione, adatte per realizzare oggetti anche di dimensioni minute; possono essere utilizzate per creare oggetti in materiali diversi, quali gesso, resina, cemento, sapone, cera e anche per i prodotti alimentari essendo atossiche
- gomme siliconiche in pasta: si tratta di gomme atossiche, con una grande precisione e che consentono di essere modellate per parecchio tempo; sono utilizzare anche per fare calchi delle mani
Abbiamo un’altra distinzione tra le gomme siliconiche:
- gomme siliconiche solide (VMQ): è un silicone che, come dice il nome stesso, è allo stato solido, che viene indurito ad alte temperature mediante un processo definito di vulcanizzazione
- gomme siliconiche liquide (LRS): è un silicone che, come dice il nome stesso, è allo stato liquido; ha una viscosità bassa, e si ottiene grazie alla polimerizzazione di due composti
Oltre a presentare caratteristiche peculiari come l’atossicità e la resistenza, le gomme siliconiche sono materiali che resistono bene anche alle temperature basse e alte, all’ossidazione, e sono anche anallergiche.
Un esempio di gomma siliconica che tutti conosciamo è quella per stampi, ossia il classico stampino il silicone per i dolci.