La cataratta secondaria, anche conosciuta come opacità della capsula posteriore o opacità della membrana capsulare, è una condizione che può insorgere dopo un intervento chirurgico di cataratta. L’intervento di cataratta è una delle operazioni più comuni al mondo ed è efficace nel ripristinare la vista compromessa dalla presenza della cataratta primaria. Tuttavia, in alcuni casi, dopo l’intervento, la vista può gradualmente peggiorare a causa della formazione di una membrana opaca dietro l’obiettivo artificiale impiantato durante l’intervento.
Questo problema, chiamato cataratta secondaria, si verifica quando le cellule della lente naturale del cristallino, rimaste nella capsula posteriore durante l’intervento di rimozione della cataratta, iniziano a proliferare. Questa crescita cellulare può causare offuscamento della vista, rendendo nuovamente difficile la visione. Fortunatamente, esiste una procedura laser non invasiva chiamata capsulotomia posteriore o YAG laser capsulotomy per trattare questa condizione.
Intervento cataratta secondaria a Cosenza: in cosa consiste
La capsulotomia posteriore è un intervento semplice ed efficace che comporta l’uso di un laser YAG per creare un’apertura precisa nella capsula opaca, consentendo alla luce di attraversare la lente e ripristinando la chiarezza della visione. Questo processo di solito richiede solo pochi minuti e può essere eseguito ambulatorialmente, senza la necessità di anestesia o di un periodo di degenza post-operatorio. È un trattamento sicuro e la maggior parte dei pazienti nota un miglioramento significativo della vista immediatamente dopo l’intervento.
Intervento cataratta secondaria a Cosenza: scopri a chi rivolgerti!
La capsulotomia posteriore è essenziale per migliorare la qualità della vita dei pazienti che hanno subito un intervento di cataratta e che sviluppano questa condizione. Senza questo intervento, la vista compromessa dalla cataratta secondaria potrebbe portare a sintomi come visione offuscata, abbagliamento, difficoltà nella guida notturna e nell’esecuzione di attività quotidiane.
È inoltre sottolineare che la cataratta secondaria non è una complicazione rara dopo l’intervento di cataratta e il rischio di svilupparla non è influenzato dalla qualità dell’intervento iniziale.