Cannabis light: ecco cosa dice la legge

Da qualche anno è presente la legge in Italia che consente l’uso della cosiddetta cannabis light. Questo ha portato alla nascita di numerosi cannabis light shop che forniscono questo tipo di marijuana e i suoi derivati. 

L’argomento di cui parleremo oggi è proprio: cannabis light cosa dice la legge. Questo perché è sempre bene rimanere aggiornati, così da poter beneficiare della canapa in modo consapevole e in pieno rispetto delle normative vigenti.

Cannabis light cosa dice la legge 

Quando parliamo di cannabis light cosa dice la legge, dobbiamo fare un passo indietro di quattro anni. Infatti la sua entrata in vigore risale al 2017. Si tratta della legge 242/2016 e permette di coltivare la marijuana a patto che essa abbia un bassissimo livello di THC.

Il THC è un tetraidrocannabinolo ed è uno dei principi attivi della cannabis. È da questo che dipende lo “sballo” della marijuana, perché è proprio il THC ad avere un effetto psicotropo. La legge prevede che i suoi livelli non superino mai lo 0,5% in modo tale da evitare completamente questo effetto collaterale. La normativa che regola la coltivazione e la commercializzazione della cannabis light si estende anche ad altri settori, come l’alimentazione, oltre che per le infiorescenze.

L’utilizzo e i benefici della cannabis light

La cannabis light si presta a diversi utilizzi. Dando un’occhiata ai negozi specializzati è facile farsi un’idea. La canapa può essere usata praticamente in ogni settore: dall’industria tessile al campo sanitario. 

Uno dei ruoli più importanti che vengono ricoperti dalla cannabis light è proprio quello legato alla salute. Eliminando il THC, si può godere appieno degli effetti benefici del CBD. Questo cannabidiolo permette alla canapa di essere un’ottima soluzione per diverse patologie e disturbi. Sono innumerevoli gli studi che dimostrano la sua efficacia per il trattamento di ansia, dolori cronici, nausea, ecc., oltre che i suoi effetti antinfiammatori e per favorire il sonno.

Le infiorescenze e i derivati della cannabis light

Abbiamo già accennato al fatto che siano molteplici gli usi della canapa, ma scopriamo meglio alcuni dei prodotti che possono essere trovati con facilità nei cannabis light shop.

Le infiorescenze sono sicuramente il punto di forza di questi negozi. Sono presenti numerose specialità, facciamo qualche esempio: lemon haze, white widow, grape skunk e molte altre. Ogni prodotto è correlato da una descrizione, dove sono anche espressi i livelli di CBD, che possono arrivare fino al 46%. È possibile provare anche l’hashish, realizzato sempre con bassissimi livelli di THC al contrario del cannabidiolo.

I prodotti disponibili nei cannabis light shop

Tra gli altri prodotti più richiesti ed amati, non possiamo non parlare anche degli oli. Questi hanno dei livelli di CBD che possono arrivare fino al 30% e possono essere utilizzati per alleviare più comunemente ansie e disturbi dolorosi, ma ha dei benefici anche per il trattamento dell’epilessia, convulsioni e per alleviare gli effetti collaterali della chemioterapia. Non è finita qui: la canapa può essere utilizzata anche per la realizzazione di prodotti cosmetici e di tisane con vari gusti.

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